Attaccamenti a Scuola

Attaccamenti a Scuola

P. Mattioli, R.F. Di Marzo, M.R. Febbi e M. Martirani

Attaccamenti a Scuola

Il ruolo dello Psicologo nel delicato rapporto tra i protagonisti del percorso educativo

La scuola è il luogo dell’apprendimento e rappresenta, una parte importante del progetto educativo. A scuola si lavora per lo sviluppo delle potenzialità personali e collettive ed è importante costruire condizioni di benessere insieme ai suoi protagonisti. Genitori, figli, educatori e insegnanti devono conoscersi, familiarizzare e comprendersi per realizzare il progetto educativo comune. Il libro, dopo una parte introduttiva dedicata alle teorie di riferimento che guidano le autrici (J. Bowlby, V.F. Guidano, C. Rogers), è composto da cinque capitoli, ognuno dedicato ad un periodo scolastico, dal nido alla scuola superiore. L’opera, che è il racconto della scuola fatto dagli psicologi che ci lavorano, apre una finestra sul delicato rapporto tra scuola e famiglia. Per l’ampio spazio dedicato alle esperienze scolastiche di ogni ordine e grado e per la particolare attenzione posta sulle diverse fasi evolutive e sulla genitorialità può essere considerato una guida per i genitori e un valido riferimento per educatori e insegnanti, oltre a fornire spunti per progetti scolastici.

Attaccamenti a Scuola  – Alpes Italia – ISBN: 978886531-422-7- € 15,00

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Il primo impatto con la scuola e le relazioni che si imparano

Il primo impatto con la scuola e le relazioni che si imparano

La scuola è una palestra di vita, un luogo in cui si trascorrono molte ore della giornata e dove si costruiscono rapporti significativi, positivi e negativi. E’ un luogo che attraverso le sue relazioni, può rappresentare un sostituto, o un prolungamento, degli attaccamenti familiari, e anche compensare disagi conseguenti ad attaccamenti familiari insicuri o a contesti sociali sfavorevoli.

Ne parliamo nel libro Attaccamenti a Scuola, edito da Alpes Italia, in uscita in questi giorni.

Il primo impatto con il nido è un misto di sentimenti contrastanti per i genitori che affidano i bambini; sono le reazioni dei bambini, che al nido sperimentano la prima separazione dalle figure di riferimento e dal contesto familiare; sono le emozioni delle educatrici che iniziano a immaginare i bambini settimane prima del loro arrivo, creando così quello spazio mentale necessario per accoglierli nel modo migliore.

Lavorare per una relazione educativa che riconosca il bambino nella sua individualità, che lo sostenga nel gioco, nelle attività di esplorazione, che lo aiuti a fronteggiare lo stress che è insito nella relazione con i pari, è la prima sfida scolastica.

La scuola materna offre al bambino l’opportunità di mettersi in gioco in un ambiente diverso da quello familiare. Se non è andato al nido, il bambino passa da una situazione di accudimento quasi esclusivo, come quella sempre più frequente del figlio unico, a una in cui deve confrontarsi con bambini che hanno i suoi stessi bisogni e le sue stesse esigenze. Nei rapporti con gli altri egli impara a riconoscere e comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, a collegarle a cause esterne, impara ad autoregolarsi.

Un approccio positivo alla sessualità sin dalla prima classe, è uno degli obiettivi della scuola elementare. Il tema della sessualità coinvolge la relazione con l’altro, il confronto tra due personalità. Trattare l’argomento significa parlare anche d’amore, di rispetto, di reciproca attenzione, significa parlare della differenza tra tenerezza e altro, significa proteggere i bambini dai messaggi distorti e fuorvianti che emergono dai canali di comunicazione.

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Curriculum Professionale

Curriculum Professionale

Nome e Cognome Patrizia Mattioli

Qualifica Psicologa Psicoterapeuta Consulente Scolastico

Studio Roma – Via Pietro Giannone 10

Luogo e data di nascita           Roma – 18.02.59

Recapiti cellulare – 329 9433570

e-mail – patriziamattioli@tiscali.it

ATTIVITA’ LAVORATIVA

– Aprile 2021 Docente Webinair: Psicologo Scolastico: istruzioni per l’uso – Formazione Continua in Psicologia – Liquid Plan

– Maggio 2019 Docente al Corso: Consulente genitoriale II edizione

Associazione Focolare Maria Regina Onlus

Scerne di Pineto (TE)

– Settembre 2018 Docente al Corso: Consulente genitoriale I edizione

Associazione Focolare Maria Regina Onlus

Scerne di Pineto (TE)

– da Gen 2009 a Nov. 2017 Consulente C.I.C. presso il Liceo S. S.Francesco d’Assisi di Roma

– dal 1995 al 2006 Consulente C.I.C. presso il Liceo Scientifico Statale Francesco d’Assisi di  Roma

– dal 2011 al 2017 Partecipa Progetto Accoglienza del Francesco d’Assisi di Roma come Trainer nei Corsi di  formazione Tutor e come Supervisore e Coordinatrice dell’Accoglienza

– Ottobre 2016 Docente al seminario “La consulenza scolastica nella scuola superiore – Università La Sapienza di Roma – facoltà di Medicina e Psicologia – cattedra Prof. Laghi

– A.S. 2013/14 Partecipa al Progetto Tecnologia e sentimenti presso il Liceo S.S.Francesco d’Assisi di Roma

– A.S. 2011-12 Partecipa al progetto Cibo, Corpo, Luogo presso il Liceo S.S.Francesco d’Assisi come consulente e relatore

– Aprile – Maggio 2008 Docente al corso: “Il modello costruttivista post razionalista applicato all’analisi delle relazioni nel contesto scolastico”, presso Laboratorio di Psicologia Cognitiva Post razionalista, Via Chinotto, 1 – Roma

– dal 2008 Collabora con il Laboratorio di Psicologia Cognitiva Postrazionalista  – Via Chinotto, 1 – Roma

– Marzo 2007 Videoconferenza “Cosa ci faccio qui?”: per una strategia di comunicazione nella scuola, su http//stream.sdabocconi.it

– Giu. 2003-Feb. 2004 cura la rubrica “Help me”per la rivista “Tweens”

Edizioni Cioè – Roma 

– dal 2002 al 2004   collabora con la rivista Snella e Bella- Piscopo Editore – Roma

– da Febbraio 2002 Creazione Associazione Comunic@scuola e pubblicazione del sito www.comunicascuola.it 

– Gen – Dic 2002 Collabora con il sito www.ilgiocodellavita.com per la  sezione del Forum;

– dal 2001 al 2003 Collabora con il sito www.psicologi-psicoterapeuti.it come consulente on line

– 1998-2000  Docente Corsi Psicologia per studenti e docenti, presso Liceo Scientifico Statale Francesco d’Assisi di Roma 

– dal 1997 al 1998 Consulente C.I.C. presso l’Istituto Tecnico Comm.le “Sandro Botticelli” (ora Ambrosoli) – Roma 

– dal 1994 al 1996 Consulente C.I.C. presso il Liceo Ginnasio Statale Socrate di Roma 

ATTIVITA’ CLINICA

– dal 03/2020 psicoterapia online

– dal 2018 al 2020 presso studio dott.ssa Febbi in Viterbo – Via Franco Rasetti, 4a

– dal 2011 presso studio proprio in Roma – Via Pietro Giannone, 10

– dal 2009 al 2010 presso studio proprio sito – Roma – Via Gabriele Camozzi, 1;

– dal 2005 al 2013 presso Studio Medico Dr. Torcia –  Roma – C.so Trieste, 109;

– dal 2003 al 2009 presso studio proprio sito – Roma – Via Giordano Bruno,19;

– dal 1996 al 2003 presso St. Medico dr. Costamagna- Roma – Piazza S. Jacini, 26/A;

– 1996-1998 presso Studio Medico dr. Antinucci – Roma – Via G.R.Curbastro, 2 

– 1995 presso Marino Ci.r.c.- Roma – Via J. Belgrado, 30;

– dal 1990 al 1994 presso Studio Medicina e Psicologia – Roma – L.go della Gancia, 5

PUBBLICAZIONI

– La scuola come intreccio di relazioni – Rivista di Psicologia Clinica dello Sviluppo – 1, 2022, aprile, pp. 138-140

– Strumenti operativi per entrare e lavorare nella scuola come psicologo – Corso on Demand – Liquid Plan – 2018

– Attaccamenti a scuola – P.Mattioli, R.F.Di Marzo, M.R.Febbi, M.Martirani – Alpes Italia – Roma 2017

– Uno Psicologo nella Scuola – Alpes Italia  – Roma – 2015

– Itinerario di Psicologia –  L’Idea. Il Giornale di Pensiero –Roma – 2008

– Esperienze di consulenza scolastica all’interno di un C.I.C.- Psicobiettivo – XXV, 2, 2005, maggio agosto, pp.81-89

PARTECIPAZIONE A CONVEGNI

  • La formazione dello psicologo scolastico. La componente relazionale come componente fondamentale – XXX Congresso AIRIPA – Disturbi del neurosviluppo – dai DSA ai BES – Padova 24 settembre 2022
  • Le principali richieste rivolte allo psicologo scolastico durante l’anno di pandemia – Relazione al Convegno: Disturbi del neurosviluppo – dai disturbi dell’apprendimento aI bisogni educativi speciali – Web Conference Nazionale AIRIPA – 25 settembre 2021
  • La comunicazione con l’adolescente a scuola – Relazione al Convegno: Da Ippocrate ad oggi. Come è cambiata la comunicazione con il paziente –  Sala Conferenze Ordine dei Medici di Viterbo – 2 Dicembre 2017
  • Componenti psichiche del comportamento alimentare in adolescenza – Relazione al Convegno: Approccio interdisciplinare al paziente con disturbo del comportamento alimentare –  Sala Conferenze Ordine dei Medici di Viterbo – 24 Marzo 2017
  • Uno Psicologo nella Scuola  – Relazione al Convegno Internazionale: Ben-essere a scuola – I.T.I.S. Galileo Galilei – Roma 25 Novembre 2016
  • Il Diritto all’Autonomia – Relazione al Convegno: I Diritti dell’infanzia – Soriano nel Cimino, 22 Novembre 2015
  • Tecnologia e sentimenti: il limite tra reale e virtuale per gli studenti digitali – Relazione al Convegno: I nuovi mostri – Le nuove generazioni nell’era dei social network – Orvieto, 14 marzo 2015 
  • Tecnologia e sentimenti: il limite tra reale e virtuale per gli studenti digitali – Relazione al Convegno: I nuovi mostri – Le nuove generazioni nell’era dei social network – Soriano nel Cimino, 3 Ottobre 2014
  • Applicazioni del modello clinico costruttivista post razionalista alle dinamiche scolastiche: un caso di stalking – Simposio: Applicazioni del modello integrato in adolescenza – Congresso Nazionale Sitcc – Genova 2014
  • Mangiare, bere,…ragazzi e ragazze. – Relazione al convegno: Cibo, corpo, luogo tra natura e cultura – Liceo S.S. Francesco d’Assisi, sede Succursale – Roma, 22 Maggio 2012
  • Il sacrificio femminile – Il dolore come esperienza di crescita – Relazione al Convegno “Sacrum Facere”– Grottaferrata, 7 maggio 2012  – Abbazia di S. Nilo
  • Archetipi e Ombre nella scrittura femminile – Relazione al Convegno: Passione della scrittura. Voce dell’Anima – Roma – Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Roma, 31 Marzo 2012
  • Donne e lavoro : un grande divario tra risultati scolastici e pratica lavorativa – Relazione al Convegno : Donne e Scienza – Roma,  8 Marzo 2011 – Liceo S.S. Francesco d’Assisi
  • Applicazione del modello cognitivo costruttivista post razionalista alle relazioni e alle dinamiche scolastiche – Simposio: Applicazione del modello costruttivista post razionalista all’età evolutiva – Congresso Nazionale Sitcc – Cagliari 2008
  • Applicazione del modello cognitivo costruttivista post razionalista alle relazioni e alle dinamiche scolastiche – Cominicazione libera al Convegno Internazionale: Nuove Frontiere della Ricerca Clinica in Adolescenza – Roma 2008 – Facoltà di Psicologia Università degli studi.

BLOG

STUDI SVOLTI:

1990 – Laurea in Psicologia con indirizzo Applicativo conseguita presso l’Università “La Sapienza” di Roma;

1977 – Maturità Scientifica conseguita presso Liceo S.S. “Plinio Senore”, Roma;

CORSI E ATTESTATI

– Da Mar 2019 a Dic 2019 Corso di specializzazione: La coppia in psicoterapia. Gestire la crisi:origine, forme, esiti e intervento.- Laboratorio di Psicologia Cognitivista Post Razionalista – Via Chinotto, 1 – Roma – Docente: Dott. M.Dodet

– Da Mar 2018 a Dic 2018 Corso di specializzazione: Significato personale e reciprocità di coppia. Essere un terapeuta costruttivista – Laboratorio di Psicologia Cognitivista Post Razionalista – Via Chinotto, 1 – Roma – Docente: Dott. M.Dodet

– da Mar 2017 a Dic. 2017 Corso di specializzazione: La Relazione Oggetto e Strumento di Terapia: Metodo e Processo Terapeutico. Laboratorio di Psicologia Cognitivista Post Razionalista – Via Chinotto, 1 – Roma- Docente: Dott. M.Dodet

– da Mar 2016 a Dic. 2016 Corso di specializzazione – La coppia in terapia. Formazione, Mantenimento, Crisi, Rottura: L’Intervento tra Consulenza e Terapia. Laboratorio di Psicologia Cognitivista Post razionalista – Via Chinotto, 1 – Roma – Docente : Dott- M.Dodet

– da Mar a Dic 2015 Corso di specializzazione: “La Relazione Oggetto e Strumento di Terapia nei setting individuale e di coppia attraverso la Self Meaning Cognitive Psychotherapy” Laboratorio di addestramento al metodo” – Laboratorio di Psicologia Cognitivista Post razionalista – Via Chinotto, 1 – Roma – Docente : Dott- M.Dodet

– Mar – Dic 2014 Corso: Terapia di coppia – organizzato da: Laboratorio di Psicologia Cognitiva Postrazionalista – Via Chinotto, 1 – Roma – Docente: Dott. M. Dodet

– Mar. – Dic 2013 Corso: La coppia in terapia. La relazione sentimentale affrontata nei setting individuale e di coppia attraverso la Self Meaning Cognitive Psychotherapy – organizzato da: Laboratorio di Psicologia Cognitiva Postrazionalista – Via Chinotto, 1 – Roma – Docente: Dott. M. Dodet

– Sett. – Dic 2008 Corso: Analisi delle dinamiche relazionali in psicoterapia con il modello cognitivo costruttivista postrazionalista. Individuo, coppia, famiglia, relazione terapeutica – organizzato da: Laboratorio di Psicologia Cognitiva Postrazionalista – Via Chinotto, 1 – Roma- Docente: Dott. M. Dodet

– Sett.- Dic 2007 Corso: Il modello cognitivo postrazionalista applicato alla coppia e alle dinamiche familiari – Corso avanzato – organizzato da: Laboreatorio di Psicologia Cognitiva Postrazionalista – Via Chinotto, 1 – Roma – Docente : Dott. M.Dodet

– Gen. 2004-Dic, 2007 Corso di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso A.P.C.-Via M.A.Colonna, 60 Roma- Docenti: Dott. Maurizio Dodet e Dott.ssa Daniela Merigliano

– Giugno-Luglio 2007 Corso: Il modello cognitivo postrazionalista applicato alla coppia e alle dinamiche familiari – Cors avanzato–organizzato da Laboratorio di Psicologia Cognitiva Postrazionalista – Via Chinotto, 1 –Roma – Docente : Dott. M.Dodet

– Giugno-Dicembre 2006 Corso: Il modello cognitivo costruttivista postrazionalista applicato all’analisi della relazione e delle dinamiche familiari – Corso avanzato – organizzato da A.P.C. – via M.A.Colonna, 60 – Roma – Docente : Dott. M.Dodet

– Giugno-Dicembre 2005 Corso: Il modello cognitivo costruttivista postrazionalista applicato all’analisi della relazione e delle dinamiche familiari – Corso avanzato – organizzato da A.P.C. – via M.A.Colonna, 60 – Roma – Docente : Dott. M.Dodet

– Giugno-Dicembre 2004 Corso: Il modello cognitivo costruttivista postrazionalista applicato all’analisi della relazione e delle dinamiche familiari – II livello – organizzato da A.P.C. – Via M.A.Colonna, 60 – Roma- Docente : Dott. M.Dodet

– Ottobre – Dicembre 2003 Corso “Tecnica in psicoterapia cognitiva post-razionalista” organizzato da A.P.C. – Via M.A.Colonna 60 – Roma- Docenti: Dott.ssa Daniela Meriggiano, Dott.ssa Gabriella Paga

– Febbraio – Dicembre 2002 Corso: “Il modello cognitivo costruttivista postrazionalista applicato all’analisi della relazione e delle dinamiche familiari” organizzato da A.P.C. – Via M.A.Colonna, 60 – Roma- Docente: Dott. M.Dodet

– Novembre.2002-Febbraio 2003 Corso: I disturbi alimentari psicogeni in un’ottica post-razionalista– presso I.P.R.A. – piazza Adriana,1 – Roma

– Luglio-Ottobre 2002 Corso: Psicoterapia post-razionalista dei disturbi di personalità – presso I.P.R.A. – piazza Adriana,1 – Roma

– Giugno -Dicembre 2001 Corso “L’utilizzo della terapia cognitiva nella pratica clinica”- organizzato da A.P.C.- Via M.A.Colonna, 60 – Roma

– Aprile 1999 Riconoscimento attività psicoterapeutica ex-art.35

– 1989-1992 Corso di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (Terapia Razionale Emotiva) organizzato da A.P.C. – Roma – Docenti: dott. F.Mancini, dott. C.de Silvestri

– Settembre 1994 Iscrizione Albo degli Psicologi del Lazio

 

Smartphone e videogames: l’ossessione per il gioco in rete – III parte –

Smartphone e videogames: l’ossessione per il gioco in rete – III parte –

(segue)

Nella vita quotidiana è pratica comune, a prescindere dal sesso e dall’età, immaginare di essere qualcun altro: i bambini nei loro giochi, gli attori su un palco o davanti all’obiettivo di una telecamera. Chi ha un po’ di immaginazione mette in pratica quello che rappresenta un gioco identitario.

Le realtà virtuali e in particolare i videogiochi hanno aperto una nuova affascinante frontiera per la conoscenza, la sperimentazione e il gioco di se stessi: tale opportunità offerta dalla tecnologia videoludica segue di pari passo l’evoluzione strettamente tecnica e grafica dei prodotti e dei dispositivi, nel senso che i videogiochi, dai primi prodotti costituiti da simboli e luci, hanno presto cominciato ad acquisire importanti connotazioni narrative. Si sono trasformati in storie, fatte di personaggi, ambienti, incontri, emozioni e colpi di scena.

Chi non conosce gli attuali videogiochi, potrebbe pensare che questi siano fonte di isolamento sociale, una stimolazione sterile, un artefatto interattivo fine a se stesso, nel quale un giocatore può chiudersi per ore senza concludere nulla di concreto, ma se questo valeva negli anni ’90, quando il videogiocatore se ne stava da solo davanti al computer col suo gioco single player, oggi è una visione delle cose totalmente inadeguata. Oggi i videogiochi sono più cooperativi. Oltre ai videogame che vengono utilizzati da tutta la famiglia (come la Wii) ci sono i videogiochi online, i MMORPG (Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Games = giochi di ruolo in rete multigiocatore di massa), dove un gran numero di giocatori può fare esperienza del medesimo mondo fantastico e relazionarsi con gli altri mediante il proprio avatar. Tali giochi possono essere usati anche per fini sociali. Una sperimentazione del 2013 fatta in Italia ha per esempio, utilizzato un videogioco MMORPG per potenziare i rapporti sociali all’interno di una classe e attraverso il gioco monitorato nel contesto scolastico, i ragazzi hanno potuto fare esperienza di ruoli e responsabilità ben precisi, con effetti positivi anche nelle relazioni reali (S.Triberti, L.Argenton, 2013).

“……mentre gioco, la presenza degli altri mi appare nei termini della comunità (nei confronti della quale sviluppo il senso di appartenenza), della partecipazione (che mi muove ad attuale comportamenti di cooperazione/competizione) e della ‘audience’ (le mie azioni vengono riconosciute e/o giudicate dagli altri)………..nessuno mi impedisce di giocare in solitudine e evitare il contatto con gli altri……

Tuttavia, man mano che il gioco prosegue e il personaggio sale di livello (diventando più forte e importante, ….) è pressoché impossibile giocare senza collaborare con gli altri. Infatti numerose avventure…….sono costruite in modo che soltanto gruppi di personaggi, dotati di diverse caratteristiche e capacità, possono svolgerlo per intero con successo.”

Per concludere, le preoccupazioni dei genitori sono legittime, ma quello che hanno di fronte, non è una forza oscura contro cui si devono armare, ma un modo di essere del ragazzo che utilizza il gioco per esprimersi. E dunque il gioco non è il problema in sé, ma solo una sua rappresentazione, un segnale da cogliere per orientare l’attenzione ed eventualmente intervenire e saranno più efficaci tutti gli interventi mirati a ricostruire e capire piuttosto che limitare e vietare.

I genitori di Lorenzo dovranno sospendere l’atteggiamento di giudizio e rimprovero per assumere un atteggiamento più esplorativo del mondo interno di Lorenzo. I genitori di Manfredi dovranno accettare di vivere qualche preoccupazione, per consentire a Manfredi una maggiore autonomia nel mondo reale. I genitori di Paolo dovranno sforzarsi di ricostruire un ambiente familiare più accogliente, capace di sostenere le insicurezze di un ragazzo in crescita.

tratto da: Attaccamenti a Scuola di Mattioli, Di Marzo, Febi, Martirani – edito da Alpes Italia – Roma – 2017

Smartphone e videogames: l’ossessione per il gioco in rete – II parte –

Smartphone e videogames: l’ossessione per il gioco in rete – II parte –

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Quando i ragazzi sono troppo presi dal gioco, molti genitori ritengono che la cosa migliore sia toglierglielo. Ma se si interviene senza aver capito qual’è la funzione del gioco, si rischia di stimolare reazioni difficili da gestire e di lasciare il ragazzo senza strumenti per fronteggiare/compensare il disagio che è all’origine.

E’ quello che è successo a Manfredi, (le brusche cadute dell’umore), quando gli è stata tolta la Play. Manfredi è bravo nel gioco, ha acquisito prestigio nella comunità virtuale, mentre in quella reale ha qualche difficoltà: non esce con i compagni di classe, ha lasciato il basket perché non si trovava più bene nel gruppo. Secondo la madre, se con il gioco sta compensando qualcosa, questo è il sentimento di inadeguatezza per il suo aspetto fisico, non è molto alto e ha le imperfezioni della fase di passaggio.

Manfredi non va di solito a casa degli altri anche se è invitato. In realtà non ha molta libertà dalla famiglia, non gli è consentito uscire la sera, mentre molti dei suoi compagni già lo fanno, nel quartiere, così rimane indietro nelle relazioni. I genitori hanno paura a concedere troppa libertà. Nel gioco invece può muoversi come vuole. Quando sua madre glielo ha sequestrato per l’ennesima volta, contrariamente alle volte precedenti, ha avuto una reazione violenta, ha sentito minacciato il suo eden e la sua libertàvirtuale. Sua madre ha avuto un malore quando lo ha visto così aggressivo, non riconosceva suo figlio nel ragazzo che aveva davanti.

Paolo è stato forzato nella scelta della scuola, avrebbe scelto un indirizzo artistico, ma non era approvato dalla famiglia. Tra i genitori le cose non vanno molto bene, spesso non si parlano e l’atmosfera in casa è tesa, la madre soffre di un disturbo psichico di una certa importanza. Paolo ha anche una serie di problemi legati alla crescita che la famiglia sta affrontando in modo forse troppo duro: apparecchio ortodontico, busto, fisioterapia, ecc.. il suo senso di proponibilità sociale ne risente parecchio. Rifugiarsi nel gioco rappresenta un’evasione dal disagio della sua realtà familiare, scolastica, una fuga dai sentimenti di inadeguatezza .

Mentre gioca invece si sente un Dio, ma più si sente un Dio in rete, più aumenta il sentimento di inadeguatezza fuori. Ad un certo punto ha esagerato, per aumentare il punteggio e rafforzare la sua autostima virtuale ha cercato delle scorciatoie ed è stato squalificato, dovrà stare fermo per un po’.

Consideriamo dunque l’eccessivo utilizzo dei videogame da parte dei ragazzi, come un tentativo di soluzione delle crisi personali. Alla base delle evasioni virtuali di Lorenzo, Manfredi e Paolo ci sono le rispettive frustrazioni reali e i sentimenti che riescono a provare nel gioco li sostengono nella vita reale.

C’è da dire che i nuovi videogiochi sono irresistibili anche per chi non deve evadere dalle frustrazioni. Studiati e costruiti con grande cura, hanno molti strumenti per coinvolgere un giocatore e stimolare quello che viene chiamato l’effetto flow, cioè l’assorbimento totale nel gioco. 

Secondo S.Triberti e L.Argenton (2013), il gioco riesce ad emozionare perché stimola nel giocatore istinti primordiali quali l’esplorazione, il piacere per la distruzione, il desiderio di accumulare, di riempire uno spazio vuoto o di sentirsi Dio. Così vengono attivate reazioni emotive pari a quelle vissute a partire da stimoli reali: senso di benessere, felicità, realizzazione personale, ecc… L’attività ludica mette alla prova il giocatore spingendolo al limite delle proprie capacità e istigandolo continuamente a superarsi.

(segue)

 

tratto da: Attaccamenti a Scuola di Mattioli, Di Marzo, Febi, Martirani – edito da Alpes Italia – Roma – 2017