Vigoressia e disturbi alimentari: sarebbe bello se sui social gli influencer mostrassero le papere

Vigoressia e disturbi alimentari: sarebbe bello se sui social gli influencer mostrassero le papere

 

Anoressia, ortoressia, vigoressia, drunkoressia: sono tante le etichette per comportamenti disfunzionali focalizzati sul corpo. Nell’anoressia c’è l’eccessiva preoccupazione per il peso, con una distorsione dell’immagine corporea e le restrizioni alimentari. Nell’ortoressia c’è l’attenzione ossessiva per un’alimentazione sana. La drunkoressia si realizza nella ricerca di un equilibrio tra cibo e alcol: una minima assunzione di cibo consente una maggiore assunzione di alcolici e un sufficiente senso di sazietà. Nella vigoressia prevale l’insoddisfazione per un corpo percepito come troppo magro e poco muscoloso, con l’ossessione per il fitness e il culturismo in compensazione.

A guardarli da fuori sembrano tanti problemi diversi. A guardarli da dentro sono sfaccettature di un unico problema che parte da un profilo comune di personalità caratterizzato da un senso di sé vago, indefinito, con un bisogno estremo di approvazione da parte degli altri e la costante paura di essere giudicati, intrusi, disconfermati. Il tutto accompagnato da un profondo senso di inadeguatezzapersonale e una significativa difficoltà relazionale.

 

Chi ha un’idea vaga di sé, di chi è, di come si sente, cerca le risposte negli altri, nella loro opinione e questo spiega la paura di essere giudicati e intrusi. La ricerca di una rivalsa, di una superiorità, attraverso un corpo tonico, muscoloso, magro, sano, ecc. massimizza le possibilità di essere apprezzati, confermati, e di sentirsi adeguati, anche se distaccati, dagli altri. I modelli con cui ci si confronta sono spesso modelli poco realistici, molto distanti da quello che si è.

Succedeva in passato, dietro i condizionamenti di televisione e rotocalchi. Succede ora condizionati dal web.

Va detto che noi tendiamo a generalizzare i momenti che cogliamo negli altri. Se per esempio incontriamo un amico in un momento di serenità siamo portati a credere che tutta la sua esistenza sia così. Se una persona ha un successo, ha successo sempre, su tutto. I social sono speciali in questo, “facilitatori amplificati” di illusioni, di modelli irrealistici. Quello che si vede pubblicato convince che chi pubblica sia: capace, vincente, perfetto, ecc., generando così modelli di confronto irrealistici appunto che hanno giusto il “pregio” di far sentire totalmente inadeguati.

Se hanno questo effetto sugli adulti, ancora di più sugli adolescenti, soggetti insicuri per definizione. In adolescenza il bisogno di conferma e riconoscimento è fisiologico e molte problematiche si concentrano sul corpo, perché il corpo è la prima sicurezza che si perde nel passaggio dalla fanciullezza. Se oggi certi atteggiamenti disfunzionali risultano anticipati, è probabilmente anche legato all’esperienza del lockdown che li ha portati ancora più impreparati al passaggio evolutivo………..

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I Disturbi alimentari psicogeni. Giornata della bulimia e dell’anoressia, l’adolescenza è la porta del disagio

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La sensibilità ai commenti dei coetanei

Ludovica, 15 anni, da qualche settimane evita di uscire di casa se non è necessario, continua ad andare a scuola ma evita di uscire dalla classe durante la ricreazione e all’uscita si dilegua velocemente. Si è messa in testa di seguire una dieta severa che le consenta di dimagrire velocemente. Poche settimane prima mentre camminava nei corridoi per andare da una zona all’altra della scuola, è passata davanti ad alcuni compagni di poco più grandi ed è sicura di aver sentito un commento su di lei, sulle sue forme, soprattutto sulla sua ciccia.
Una situazione molto comune quella delle prese in giro e dei commenti da parte dei compagni, che per ragazze sensibili come Ludovica hanno un potere disconfermante, in grado di innescare uno squilibrio.

Molti disturbi alimentari iniziano così, molti disturbi alimentari iniziano in adolescenza.
L’adolescenza è in generale un periodo critico per l’emergere di vari comportamenti disfunzionali. E’ un momento delicato per i cambiamenti rapidi e vistosi che avvengono a vari livelli: l’adolescente passa velocemente da un corpo bambino a un corpo adulto, per il quale prova spesso sentimenti di estraneità e inadeguatezza; grazie alla maturazione neurologica avviene un cambiamento nel rapporto con la realtà che viene vista in diverse sfaccettature e non solo in quella che vive direttamente; avvengono cambiamenti importanti anche nelle relazioni familiari, i genitori cominciano ad essere percepiti come persone comuni, con i loro limiti e le loro incertezze e questo stimola sentimenti di delusione e solitudine.
Gli adolescenti attraversano questi cambiamenti per la maggior parte senza troppe difficoltà, sviluppando una propria autonomia e individualità parallelamente al distacco affettivo dalla famiglia di origine.
Alcuni però, come Ludovica, hanno più difficoltà ad accettare il cambiamento del proprio corpo, a gestire la complessità di una realtà sfaccettata, a cambiare l’immagine dei propri genitori. Il doverli vedere come persone comuni con le loro incertezze e insicurezze provoca una delusione più marcata, che mette in discussione il senso di sé raggiunto fino a quel momento. Un senso di sé poco definito, che da una parte ha bisogno di conferme esterne e approvazione da parte di persone significative, dall’altra teme il giudizio e la disapprovazione.
Il comportamento alimentare aiuta a gestire questa oscillazione tra bisogno e paura: i sentimenti di incapacità, insicurezza, incompetenza personale, che vengono stimolati dal confronto con gli altri, prendono forma in un corpo inaccettabile a cui ci si rassegna o a cui ci si oppone.

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