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warhol20freudFreud, a partire dal 1920, abbandona la teoria topica e formula una nuova teoria che suddivide la psiche in tre istanze: Es, Io e Super-io. Ogni istanza viene anche chiamata struttura mentale, per questo è nota anche come teoria strutturale.

L’Es corrisponde più o meno al precedente concetto di inconscio, è la parte più primitiva e meno accessibile della personalità di cui rappresenta il polo pulsionale. I suoi contenuti sono in parte ereditati e innati (pulsioni) e in parte rimossi e acquisiti (traumi).

L’Es, è la fonte di energia dell’apparato psichico. L’energia dell’Es è di due tipi: energia distruttiva derivante dalla pulsione aggressiva e libido derivante dalla pulsione erotica. Come l’inconscio, l’Es è perennemente alla ricerca di un soddisfacimento immediato dei propri bisogni. Senza tener conto della realtà, agisce in base a quello che Freud ha chiamato principio di piacere, meccanismo destinato alla riduzione della tensione psichica, dell’impulso. L’Es costituisce tutta la psiche all’inizio della vita. Basti pensare ai bambini piccoli che tendono al soddisfacimento immediato dei bisogni.

Per soddisfare i propri bisogni e mantenere un livello di tensione accettabile, l’individuo deve però interagire con il mondo reale. Una persona affamata, per esempio, è costretta a comportarsi in un certo modo per procurarsi il cibo e scaricare la tensione procurata dalla fame, cioè è necessario che si stabilisca un adeguato rapporto fra i bisogni dell’Es e le circostanze reali. Per facilitare questo rapporto, nasce lIo che assume il ruolo di mediatore tra l’Es e il mondo esterno.Freud6

L’Io non corrisponde al preconscio o alla coscienza dal momento che nel tentativo di opporsi ai desideri dell’Es mette in atto meccanismi di difesa che sono in parte inconsci. Ogni meccanismo di difesa viene innescato allo scopo di diminuire o evitare l’angoscia che nasce dall’accumulo di energia non scaricata o incanalata. Situazioni che possono essere causa di accumulo di energia e quindi di angoscia sono frequenti nella vita dei bambini (quando l’apparato psichico non è ancora abbastanza maturo da gestire le energie in modo efficiente senza l’aiuto esterno) e portano facilmente allo sviluppo di uno stato traumatico. Possono nascere da eventi concreti come l’assenza della madre o le punizioni e i rimproveri che fanno temere al bambino di non essere amato, o partire da un desiderio dell’Es.

Oltre ai meccanismi di difesa e alla gestione dell’energia psichica, l’Io comprende molte altre funzioni tra cui: la coscienza, la memoria, il linguaggio, l’esame di realtà, la percezione ed espressione delle emozioni, il pensiero, il controllo dell’attività motoria, l’integrazione di tutte queste funzioni.

L’Io agisce secondo il principio di realtà perché tiene in sospeso le richieste avanzate dall’Es fino a che non si verificano le condizioni per soddisfarle.

La terza componente, il Super-io, svolge soprattutto una funzione di coscienza morale e di critica nei confronti dell’Io e comprende le aspirazioni ideali. Si sviluppa nella prima infanzia ed è il risultato dell’introiezione delle regole comportamentali imposte dai genitori. E’ il risultato dei conflitti psichici che avvengono nella fase fallica. Quando il bambino rinuncia ai suoi desideri incestuosi, per evitare il pericolo della castrazione, si identifica con il padre e ne assimila il sistema di norme e valori facendoli propri.

I comportamenti considerati sbagliati e quindi puniti dai genitori entrano a far parte della coscienza del bambino, all’interno del Super-io. Quelli giusti e quindi premiati, vanno a formare l’Ideale dell’Io. A differenza dell’Io, il Super-io non è al servizio dell’Es, ma tende piuttosto a inibirlo completamente.Iceb

Opera in modo prevalentemente inconscio e si può manifestare in una molteplicità di modi, a volte è in accordo con l’Io, (per esempio per ciò che riguarda il controllo delle pulsioni dell’Es), in altri casi è in disaccordo e allora funziona in modo da stimolare nell’Io un senso di colpa o di rimorso o un bisogno di punizione.

(segue)