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La stretta convivenza che impone una societa moderna con i suoi ritmi non personalizzati, sono in grado da soli di generare quegli stati di attivazione che chiamiamo stress. Inevitabilmente si aggiungono le vicende personali della vita e ci si ritrova frustrati e insoddisfatti, magari in percorsi diversi da quelli che si sarebbero voluti, senza essere in grado di risalirne le origini. L’organismo risponde in maniera adattativa, attraverso la sofferenza psicologica segnala il problema.
La presa di consapevolezza del proprio disagio psicologico e la ricerca di una soluzione adeguata sono passaggi non facili.. Certe emozioni si manifestano in maniera subdola, innescate da eventi a cui magari non abbiamo dato la giusta rilevanza così la consapevolezza arriva quando la sofferenza è conclamata e non si è più in grado di risalirne le origini.
Spesso il disagio rientra spontaneamente, altre volte le cose si complicano e bisogna rivolgersi a qualcuno. Lo psicologo è in genere l’ultimo specialista a cui ci si rivolge anche se la sofferenza psicologica è proprio il suo ambito di intervento.
Dello psicologo si ha spesso paura, c’è diffidenza nei confronti della cura basata solo sulla parola, nonostante le ricerche scientifiche abbiano dimostrato che la “cura parlata” crea cambiamenti quanto la cura chimica. Si ritiene che se si tratta solo di parlare allora lo si può fare con un amico o un parente o un sacerdote, il che non è del tutto sbagliato, basterebbe che l’amico o chi per lui, usasse le parole in maniera strategica come lo fa uno psicologo..
Lo psicologo è visto come un potenziale pericolo, per la temuta capacità di guardare dentro, di annullare la volontà, manipolare a suo piacimento e ridurre le persone a una dipendenza frustrante.
Molti cercano una diagnosi per i propri sintomi in internet, nella convinzione che saper dare un nome alla propria sofferenza la renda automaticamente più controllabile.
E’ tutto plausibile, ma quando il disagio emotivo arriva a interferire con le attività quotidiane e a minare la qualità delle relazioni affettive è meglio rivolgersi a uno specialista a qualcuno che aiuti a vedere le cose da un altro punto di vista, a recuperare le risorse interiori e creare modalità più costruttive di affrontare la realtà.
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