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img_1056Cosa pesa nella scelta del partner?

Scegliere un partner piuttosto che un altro sembra legato a motivazioni misteriose. Ci si ritrova in situazioni curiose quando non faticose,: non si riesce a intraprendere o portare avanti un rapporto di coppia pur volendolo, o a interromperlo nonostante sia chiaro che si è avuto tutto ciò che quel rapporto poteva dare.

Il modo di stare con gli altri, lo stile di attaccamento di cui parla Bowlby, viene elaborato nel corso dello sviluppo all’interno delle relazioni con i genitori, i fratelli, i nonni, gli insegnanti, gli amici,. Esso tende a riproporsi  nelle relazioni adulte, anche se non completamente.

Ci si avventura più volentieri in rapporti che hanno qualcosa di simile a quelli vissuti  in passato perché tendono a confermare le idee che ci siamo costruiti di noi stessi e degli altri. Bowlby ha chiamato queste idee modelli operativi interni.

Relazioni  molto positive dal punto di vista della comunicazione e del livello di intimità raggiunti possono farci correggere i nostri modelli operativi interni, – così per esempio un partner affettuoso e disponibile può modificare la convinzione di base che gli uomini, o le donne, non sono disponibili – o al contrario, esperienze dolorose o difficili possono mettere in crisi il positivo senso di identità costruito nelle relazioni con i propri genitori. In linea di massima però sono schemi che tendono a mantenersi nel tempo.

Lo stile di attaccamento sembra avere un ruolo sia nella fase iniziale della scelta del partner – insieme alle caratteristiche fisiche, alle affinità, ai valori), sia nel mantenimento della relazione.

L’attrazione sessuale è considerata in genere la componente più importante nelle fasi iniziali di una relazione, ma i rapporti che si basano prevalentemente su di essa tendono a durare poco. Se il rapporto continua è probabile che le componenti di cura e di attaccamento siano divenute importanti.

La possibilità di sperimentare in modo adeguato nuovi legami è strettamente legata alla capacità/possibilità di separarsi dai genitori. Chi ha sperimentato legami insicuri per esempio, in genere sviluppa scarse capacità di separarsi, tenderà quindi a mantenere un legame privilegiato con la famiglia di origine piuttosto che con il partner.

Ognuno di noi ha un particolare stile di attaccamento. Gli studi hanno evidenziato l’esistenza di diversi tipi di attaccamento. Si distingue tra attaccamento sicuro e insicuro., e l’attaccamento insicuro può essere  evitante o  ambivalente.

Nel rapporto di coppia lo stile di attaccamento insicuro evitante si manifesta nella paura di entrare in intimità con l’altra persona e nell’incapacità di dipendere affettivamente da lei, quello insicuro ambivalente nella scarsa fiducia sulla affidabilità del partner. Lo stile sicuro si manifesta al contrario nella capacità di entrare in intimità con il partner e di ricevere e offrire aiuto.

Individui che hanno sperimentato legami familiari sicuri tenderanno a scegliere partner con le stesse caratteristiche. Al contrario individui che hanno sperimentato rapporti familiari insicuri tenderanno a scegliere partner con caratteristiche complementari alle proprie: chi ha paura di entrare in intimità con l’altro sceglierà un partner che desidera un livello di intimità esagerato (e questo gli confermerà che é meglio non coinvolgersi troppo nei rapporti), chi ha poca fiducia nella disponibilità dell’altro, sceglierà partner che si concedono poco (e questo gli confermerà che gli altri sono poco affidabili).

Abbiamo detto che i soggetti sicuri sono in grado di ricevere e fornire cure, gli evitanti invece tendono ad essere autosufficienti e a non chiedere aiuto, tendono a cercare la vicinanza del partner quando questo non fa richieste dirette e se ne tengono a distanza quando questo fa richieste di intimità (per esempio durante una forte emozione o un importante bisogno). Gli ambivalenti invece avanzano molte richieste ma sono poco disponibili a fornire cure o se lo fanno, questo avviene in modo oppressivo che spesso non viene gradito dal partner.

In condizioni conflittuali i soggetti insicuri tendono a mettere in pratica atteggiamenti non costruttivi: dicendo cose che mettono a repentaglio la stabilità della relazione, affrontando ripetutamente il conflitto – nel caso di insicuri ambivalenti –  o evitandolo – nel caso di insicuri evitanti – in un crescendo che può sfociare nella rottura del rapporto.

Sembra lecito pensare che gli insicuri, probabilmente per le maggiori esperienze di solitudine o instabilità affettiva vissute in passato, si mantengano in stato di allerta nel corso di un rapporto importante, per cui ogni segnale di scontentezza del partner viene interpretato come presagio di rottura della storia per cui preferiscono essere loro a provocarne la fine piuttosto che subirla passivamente.

Il tipo di legame che si stabilisce tra due partner condiziona la stabilità del rapporto anche se sia legami sicuri che legami insicuri possono durare nel tempo.

Anche una volta che il sentimento si è esaurito e i partner si sono separati, il legame può rimanere: per rendere meno dolorosa la separazione i due partner si mantengono in contatto anche se ognuno ha stabilito nuovi legami affettivi, per lo meno fino a che non si rendono conto di essere diventati molto diversi e di non avere più niente in comune. A volte il rapporto si è esaurito sul piano sentimentale, ma ancora un’importante funzione di sostegno  della propria identità e può protrarsi più del dovuto fino a che ognuno non è riuscito a ricostruire quella parte di sè legata al rapporto esaurito.