Innamoramento e amore: quale differenza?
Innamoramento e amore
Formare legami di coppia stabili e riprodurre il proprio patrimonio genetico sono considerati traguardi importanti dello sviluppo.
Anche se non tutti scegliamo di vivere in coppia o di avere figli, tutti sentiamo l’impulso di innamorarci e costruire un rapporto esclusivo con un partner.
L’innamoramento lo sappiamo, è quello stato tipico della fase iniziale di un rapporto di coppia, in cui prevale l’irrazionalità, la fusione, la cecità affettiva e l’altro rappresenta tutto il mondo. Si vede in se stessi e in lui/lei solo quegli aspetti che permettono di operare un’idealizzazione cioè un’esclusione dalla consapevolezza di caratteristiche personali e altrui giudicate negative.
I primi innamoramenti brevi e poco coinvolgenti appartengono di solito all’adolescenza, e rappresentano un’esplorazione della propria capacità di provare ed esprimere sentimenti d’affetto. Un rifiuto rappresenta una disconferma ed è fonte di angoscia e dolore.
La prima delusione è in genere molto dolorosa non tanto per l’intensità del sentimento provato quanto perché, alle prime esperienze, non si hanno i mezzi per capire i motivi del fallimento e si attribuisce facilmente la causa a qualche difetto personale, fisico o caratteriale, mentre nella maggior parte dei casi la ragione è legata al vivere tempi psicologici diversi: uno dei due è pronto per un legame e l’altro no, uno si immagina un rapporto stabile e l’altro no, oppure si ritrovano vicini due ragazzi che non hanno niente in comune al di là del desiderio di sperimentare l’amore.
Anche più avanti, con più esperienze alle spalle e maggiori capacità di relazione, un rapporto che si chiude provoca molta sofferenza dal momento che chiama in causa non soltanto un sentimento, ma la base del proprio sentirci vivi quale è il senso di identità personale.
Alla fase irrazionale dell’innamoramento segue una fase più pacata di amore in cui il legame è più intimo e si possono tollerare periodi più lunghi di distacco. La maggiore intimità (intesa come scambio reciproco di informazioni importanti su di se come emozioni, paure, bisogni, ecc), oltre ad arricchire la comunicazione e l’espressione della propria sessualità, è la condizione per non sentirsi soli.
L’amore più che un sentimento è un processo e come tale è più basato sulla condivisione di progetti che sulla forte attrazione caratteristica della fase iniziale. Se la fase dell’innamoramento non è seguita dalla fase più pacata della condivisione di affetti, sensazioni e scopi (che in una coppia adulta possono andare dalla decisione di comprarsi casa a quella di avere figli) il forte interesse provato per l’altra persona svanisce rapidamente lasciando soltanto un grande senso di vuoto.
Chi ha paura di mettere a nudo una parte di sé, di dipendere affettivamente dall’altro, di confondersi con l’altro, avrà difficoltà ad entrare nella fase più matura e i suoi rapporti sentimentali saranno caratterizzati dal susseguirsi di innamoramenti che si esauriscono velocemente.
Conoscere meglio il partner comporta la fine dell’idealizzazione e la presa di consapevolezza delle cose che si hanno in comune: se le differenze superano le affinità, se è possibile continuare o è meglio interrompere il rapporto, soprattutto se si possono raggiungere obiettivi condivisi. E’ stato stimato che la fase di attrazione tra due partner dura più o meno dai due ai tre anni e questo probabilmente spiega perché vi sia una prevalenza di interruzioni nei rapporti di coppia intorno al quarto anno.