Storia della Psicologia – Le prime scuole di pensiero – (3)
Lo strutturalismo e il funzionalismo
La prima scuola psicologica è rappresentata dallo strutturalismo, di cui Wundt è considerato un precursore. Nasce in America, anche se si sviluppa per opera di Edward Bradford Titchener (1867-1927),che era inglese ed era stato un allievo di Wundt.
Allo strutturalismo si contrappone immediatamente il funzionalismo che è il primo movimento psicologico completamente americano. Entrambe le scuole prendono come oggetto di indagine della psicologia la coscienza, cioè l’insieme dei processi mentali che avvengono in un preciso momento della vita dell’individuo. Il dibattito tra le due scuole riguardava principalmente il punto di vista da cui affrontare lo studio dei processi mentali: gli strutturalisti si chiedevano cosa fossero i processi mentali e i funzionalisti si chiedevano a cosa servissero e come funzionassero. Per rispondere a questi interrogativi secondo gli strutturalisti era necessario scomporre l’esperienza cosciente nei suoi elementi più semplici (immagini, pensieri, emozioni), attraverso l’introspezione (l’introspezione o autosservazione consisteva nel chiedere al soggetto sperimentale di riferire le sensazioni provate in seguito ad uno stimolo per esempio visivo), secondo i funzionalisti invece l’esperienza cosciente andava considerata nella sua globalità.
L’associazionismo
Contemporaneamente allo strutturalismo e al funzionalismo, prende corpo una scuola o meglio una dottrina che è l’associazionismo. Secondo i principi dell’associazionismo ogni esperienza mentale è il risultato della combinazione di più elementi mentali semplici che si organizzano seguendo precise leggi associative. L’oggetto di studio privilegiato è l’apprendimento.
L’associazionismo si sviluppa in Europa grazie al lavoro degli empiristi e degli associazionisti inglesi, agli studi sperimentali sull’apprendimento dello psicologo tedesco Hermann Ebbinghaus, e al contributo dato dagli studi del russo Ivan Pavlov (1849-1936) sulle connessioni stimolo-risposta, ma prende un aspetto sperimentale grazie allo psicologo americano Edward Lee Thorndike (1874-1949) che descrive un primo schema di funzionamento dei meccanismi mentali che danno luogo all’apprendiment(di entrambi parleremo più avanti).
(segue)